FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

La Politica è il mestiere di chi non ha mestiere

Prevedere come andrà a finire il pasticcio politico di questi giorni mi pare tempo perso perché sembra prevalere lo scetticismo di Max Weber: “la politica è il mestiere di chi non ha mestiere”. Basta vedere l’ISEE di molti degli attuali parlamentari per condividere tale scetticismo.
In altri termini sembra probabile che il futuro politico/governativo del nostro Paese sia deciso più dalle esigenze economiche e di status dei molti parlamentari “indigenti” che dalle proposte e dai progetti dei partiti, alcuni dei quali non hanno né progetti né proposte.
In particolare il M5S che proprio nel non avere progetti trova facile ogni manovra: altro che politique d’abord, politica di conservazione ad ogni costo dei frutti che sono piovuti dalle urne a gente senza arte né parte che non molleranno l’osso.
Allora vale la pena di riprendere un paio di temi su cui riflettere perché fuori dalla bagarre odierna ma dentro la cronaca recente.


I bambini di Bibbiano.
I partiti e l’“intellighentia” di sinistra denunciano la strumentalizzazione della vicenda di Bibbiano da parte dei partiti e della pubblica opinione di centrodestra. Anche la autorevole Fiorella Mannoia si è fatta interprete di questa crociata scrivendo testualmente: “State attaccando il cappello su questa storia triste approfittando per screditare l’avversario, fatelo su tutto, ma non sui bambini”.
Per la verità noi del “centrodestra” avevamo già “attaccato il cappello” sulla vicenda analoga del Forteto, alla quale poi ha “attaccato il cappello” anche la magistratura.
Nei fatti sembra che almeno un pezzo della sinistra non abbia un rapporto solare con i bambini e soprattutto che stenti ad ammetterlo.
Ma l’accusa è la strumentalizzazione dei bambini dalla quale tutta la sinistra si asterrebbe con grande senso dell’etica.
Qui viene in soccorso la memoria: l’immagine del povero bambino siriano annegato a Bodrum ha fatto il giro di tutto il mondo ed ha costituito atto di accusa politico, anche violento, verso ogni soggetto che si opponesse e si opponga alla accoglienza indiscriminata dei migranti.
Quella non era strumentalizzazione politica, rientrando nella disponibilità dei soggetti che hanno il diritto di utilizzare ogni strumento di propaganda a gratis, era invece un forte richiamo alle perverse coscienze di noi destrorsi.
Questo, che riguarda bambini italiani e le loro famiglie caduti nella tela del ragno oggi di Bibbiano, ieri del Forteto, è invece opportunismo intollerabile e da condannare.
È il consueto problema della doppia morale con cui la sinistra non vuole o non può fare i conti: finché loro saranno i “migliori” (Togliatti compreso!), tali definiti da Enrico Berlinguer motu proprio, troveranno nella loro interiorità la giustificazione a tutto e al suo contrario con risultati paradossali ma con i pozzi della convivenza civile avvelenati da arroganza e cattiva coscienza.
Almeno ci lascino il diritto di dirlo!

I rubli alla Lega.
A prescindere da leggerezze e ingenuità poco consone al partito di maggioranza relativa, nel mirino di tutti i corpi intermedi e della stragrande maggioranza degli organi di comunicazione (e di manipolazione), a prescindere dunque dalle scelte inopportune che ogni tanto fanno capolino nella Lega, neanche qui troviamo un minimo di equilibrio: senza andare a ripescare le antiche abitudini dei rubli che correvano a fiumi dall’URSS al PCI, in tempi recenti (un anno fa) la senatrice Bonino ha ufficialmente comunicato che il benefattore Soros e sua moglie hanno versato 100.000 $ ciascuno a +Europa (in coalizione col PD alle elezioni del 2018) altri 100.000 € sono arrivati dal filantropo Peter Baldwin, che, filantropo o no, ha sposato la signora Tetra Pack, l’impero svedese dell’imballaggio.  
È vero che i risultati sono stati scarsi, ma le indignazioni sono state ancora più scarse: a differenza di quanto dicevano i latini “pecunia olet” e se l’odore è di sinistra l’olfatto ne esce soddisfatto e appagato, se è – anche solo in lontana ipotesi – di destra, e in particolare del partito che oggi ne ha il consenso maggiore, l’olfatto ne è talmente indignato da scatenare giornalini e giornaloni, tv di stato e private, e tutto l’armamentario della sinistra, al grido di “c’è puzza di rubli da Mosca a Milano”, con immediato impegno delle diligenti procure. 
Il futuro dirà (forse) se la Lega ha combinato guai o se si tratta solo di qualche fesso che rischia col fondo schiena altrui, o addirittura che niente è successo, intanto una cosa è certa: piaccia o non piaccia al coro delle sinistre unite, + Europa i soldi li ha ricevuti davvero e nessuna voce si è levata indignata né alcuna procura ha aperto indagini.

Quando si dice due pesi e due misure.

Maufrigneuse
Un uomo saggio che ha dedicato tutta la vita all’attività imprenditoriale con grande successo e che oggi guarda ai fatti di questi tempi con apprensione e sincera preoccupazione. La politica è stata la grande passione della vita da alternare al lavoro. E le passioni si sa non muoiono mai. “Un giorno un uomo ricevette la visita di alcuni amici. “Vorremmo tanto che ci insegnassi quello che hai appreso in tutti questi anni,” disse uno di loro. “Sono vecchio,” rispose l’uomo. “Vecchio e saggio,” disse un altro. “In fin dei conti, ti abbiamo sempre visto pregare durante tutto questo tempo. Di cosa parli con Dio? Quali sono le cose importanti che Gli dobbiamo chiedere?” L’uomo sorrise. “All’inizio, avevo il fervore della gioventù, che crede nell’impossibile. Allora, mi inginocchiavo davanti a Dio e gli chiedevo che mi desse le forze per cambiare l’umanità. “A poco a poco però, mi sono accorto che era un compito superiore alle mie forze. Allora ho cominciato a chiedere a Dio che mi aiutasse a cambiare ciò che mi circondava.” “In tal caso, possiamo garantirti che il tuo desiderio è stato esaudito in parte,” disse uno degli amici. “Il tuo esempio è servito per aiutare molta gente”. “Ho aiutato molta gente con il mio esempio; ma sapevo, comunque, che non era la preghiera perfetta. Solo adesso, alla fine della mia vita, ho capito qual era la richiesta che avrebbe dovuto essere stata fatta fin dall’inizio.” “E qual è questa richiesta?” “Che io fossi capace di cambiare me stesso”!

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