FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Referendum in Nuova Caledonia: no all’indipendenza dalla Francia

In Nuova Caledonia si è tenuto un referendum di importanza storica. Al termine di un processo di transizione lungo tre decenni, i cittadini dell’isola del Pacifico sono stati chiamati a decidere se affermare o meno l’indipendenza dalla madrepatria, la Francia.

Il voto ha incassato un’incredibile affluenza (80,63%) da parte dei 174 mila cittadini registrati, chiamati a rispondere alla domanda “Vuoi che la Nuova Caledonia acquisisca una piena sovranità e divenga indipendente?”. I sondaggi degli scorsi mesi davano i contrari all’indipendenza davanti con oltre il 60% delle preferenze; i risultati confermano la vittoria dei no, sebbene meno larga del previsto (56,4%). Il voto sembra aver seguito quella che è la divisione etnica della Nuova Caledonia: la minoranza Kanak infatti, rappresenta circa il 40% della popolazione.

Un’altra notizia positiva è che, al momento, dall’isola, arriva il racconto di un voto pacifico, con solo qualche limitato episodio di agitazione: uno dei timori diffusi è che, l’appuntamento elettorale, possa avere come conseguenza il riaccendersi di una radicalizzazione del fronte indipendentista, dopo il delicato equilibrio raggiunto negli ultimi decenni. La minoranza Kanak soffre infatti, ancora oggi, di livelli di abbandono scolastico e di disagio economico e sociale molto più elevati di quelli della popolazione di discendenza europea.

Per chi vorrebbe un futuro indipendente dell’isola, però, le speranze non sono finite: infatti, gli accordi di Noumea prevedono la possibilità di tornare a votare altre due volte da qui al 2022.

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