Piccoli populismi crescono, si potrebbe dire.
Mentre in Italia impazza il toto reddito di cittadinanza (una forma arcaica e poco evoluta di bieco assistenzialismo, humus naturale di crescita del voto di scambio) in Pakistan vogliono dimostrare di non essere secondi a nessuno.
Tantomeno ad un vice premier campano che ha sempre più l’aria del dilettante allo sbaraglio.
Pare proprio che qualcuno degli economisti di riferimento della galassia pentastellata sia riuscito ad arrivare in quella remota ed inquieta area orientale e abbia ovviamente fatto scuola.
A fine novembre Il Primo Ministro Imran Khan, a sorpresa, nell’ambito di una cerimonia presso il Convention Center di Islamabad, parlando delle proposte del proprio governo nei suoi primi 100 giorni, ha affermato che con l’aiuto del pollame, la povertà potra’ essere sradicata dal Pakistan.
Proprio così: il salvifico pollame.
La premessa è semplice: fornire cinque galline e un gallo a diverse milioni di famiglie povere, in particolare donne rurali, in modo che possano guadagnare reddito a casa vendendo uova. Geniale a dir poco!
Il passaggio dal pollame ad un bonifico in fin dei conti è quasi naturale. Anche se non c’è dubbio che il metodo pakistano rischi di apparire molto meno diseducativo rispetto a quello italico della “rendita di cittadinanza”. Peraltro il percorso assicurato dal governo si presenta virtuoso. Un vero ciclo economico con poche concessioni ai vezzi occidentali in materia di sicurezza alimentare e produzioni biologiche. Addirittura la crescita dei polli potrà essere legittimamente drogata. Anzi pare sarà proprio lo stato a garantire la somministrazione dei farmaci destinati alle iniezioni per allevare i polli più velocemente.
Garantisce lo stato. Qualcuno si è addirittura Scomodato a dire che la proposta ricalchi sostanzialmente quanto Il cofondatore di Microsoft Bill Gates abbia proposto sul proprio blog personale.
Nel frattempo alla televisione di stato vengono trasmesse immagini in arrivo da RAWALPINDI dove Il grido acuto di un migliaio di pulcini appena nati fa da coreografia ad un rito macabro ma efficace. I tecnici li estraggono dai vassoi di incubazione, iniettano loro un vaccino contro la malattia di Newcastle, scartano quelli con deformità e gettano il resto in contenitori di plastica, nei quali viaggeranno con camion riscaldati verso le fattorie governative dove verranno allevati fino all’età adulta per poi essere ceduti. Il tutto si ripete due volte a settimana presso il centro di ricerca avicola nella provincia del Punjab, è il primo passo del programma nazionale contro la povertà annunciato il 29 novembre dal primo ministro.
Il Pakistan sta attraversando una colossale crisi economica, con la rupia che precipita contro il dollaro e il suo debito estero che lievita senza controllo. Khan, che da moderno sovranista orientale ha giurato come candidato che non sarebbe mai andato a chiedere l’elemosina all’estero, è già stato obbligato a prendere in prestito miliardi dall’Arabia Saudita (e non solo) e a negoziare per l’alleggerimento del debito dal Fondo Monetario internazionale.
Una situazione simile a quella Italiana senza nemmeno avere il vantaggio del cappello dell’Euro. In fin dei conti ci sono molte inquietanti analogie. Anche la in tanti vorrebbero campare senza lavorare e volete che non si trovi un politico disposto ad assecondare tale ambizione? Ma uno stipendio gratis senza nulla in cambio da nessuna parte al mondo viene garantito. Tranne forse presto in Italia. Nel resto del mondo, anche in quello poco evoluto, ti chiedono di fare un piccolo sforzo. Ti regalano 5 galline e un gallo e si raccomandano di mangiare le uova e lasciar vivere le galline. Facendo un minimo sforzo. Accudendo alla loro salute e alla crescita. Un minimo impegno che solo in Italia non viene richiesto. Troppo sforzo anche quello. Varrebbe proprio la pena di chiedersi : meglio un uovo oggi o una gallina domani? Sono sicuro che qualcuno risponderebbe: meglio un assegno. Si sa mai…..