Sala piena e dirette social per il convegno che si è svolto a Milano mercoledì sera, organizzato dal Comitato “Rete 22 Ottobre per l’Autonomia”, che ha visto l’area Autonomista lombarda ritrovarsi per ribadire che la voglia di Autonomia esiste, è più viva che mai, ed esiste la convinzione che sia assolutamente necessario dare un seguito serio alle aspettative, ad oggi deluse, di tre milioni di lombardi che hanno votato per l’Autonomia della Regione il 22 Ottobre 2017. E sono le forze sul territorio che in mancanza ormai di credibili riferimenti partitici classici, devono diventare protagoniste di questa battaglia. Una reunion autonomista di assoluto valore con interventi precisi e mirati da Giancarlo Pagliarini a Gianni Fava che del Referendum fu protagonista assoluto, da Davide Boni, responsabile lombardo di Grande Nord al prof. Marco Bassani che già fu collaboratore di Gianfranco Miglio. Inoltre Alfredo Gatta di Pro Lombardia-Indipendenza, Marco Melzi presidente del Comitato 27 Ottobre, Andrea Zoppolato, fondatore di Milano Città Stato fino a Roberto Stefanazzi.
Un primo passo per ribadire tutti insieme, pur nel rispetto delle rispettive identità, che il raggiungimento di una Autonomia che non sia “a costo zero per lo Stato” come più volte ribadito a livello di governo giallo-blu, ma che preveda l’autonomia impositiva e l’introduzione dei fabbisogni standard per recuperare almeno la metà dell’enorme residuo fiscale, che per la Lombardia ammonta a circa 56 miliardi all’anno a copertura delle maggiori competenze richiesta come previsto dagli articoli 116 e 117 della Costituzione, non sia più procrastinabile. E la voglia di provarci c’è tutta.
Così Gianantonio Bevilacqua, Presidente del Comitato Rete 22 Ottobre per l’Autonomia.
