FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Quelli che vogliono fare il posto fisso

Io voglio fare il posto fisso” diceva un giovane Checco Zalone nel film Qui Vado, incentrato su un raccomandato che tiene così tanto alla sacralità del posto fisso da essere spedito in giro per il mondo…

Vabbè, evitiamo spoiler e torniamo alla realtà politica: il M5S della Campania ha appena proposto di assumere 50’000 persone.

In una regione con una disoccupazione al 20% con picchi del 50% sarebbe anche ottimo fare arrivare imprese che fanno lavor…

Ah no, scusate, nella pubblica amministrazione. E hanno anche il coraggio di dire “basta piani di lavoro farlocchi”!

Non ci vuole un genio a capire la differenza tra un lavoro – che produce un qualcosa che qualcuno vuole acquistare – e un salario messo lì senza una ragione e che, ovviamente, la pubblica amministrazione ricada quasi sempre nel secondo caso.

Ma chiaramente un minimo di PA serve, pure in uno Stato minimo. Il problema è l’eccesso, quando si scambia un posto di salario per un posto di lavoro.

Questi cinquantamila non aggiungerebbero una lira al sistema produttivo: riceverebbero uno stipendio finanziato dalla fiscalità generale (si legga pure dal Nord e da quei poveri cristi che fatturano al Sud) ma, di loro, non produrrebbero un euro e ogni beneficio del dar loro qualche soldo da spendere nell’economia reale viene ampiamente sovrastato dal fatto che tali soldi vengano tolti al sistema produttivo.

Il concetto di buca di Keynes, tutto sommato, è stato rinnegato persino da Keynes stesso a queste grandezze e lunghezze temporali, sarebbe anche ora di smetterla.

Anzi, non essendo decisamente lavori a termine, quelli nella PA, si sta proponendo di togliere migliaia di persone abilissime dal mondo del lavoro dove chi vuole aprire un’impresa produttiva in Campania.

Si puntano una pistola addosso, buttano quel poco di patrimonio che hanno nel cesso e poi denunciano una rapina ai danni del Sud da parte del Nord.

Nel mentre, Checco Zalone diventa un fine ideologo politico. Peccato che, temo, nei suoi film volesse insegnarci tutt’altro.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.