Dubito di avere qualcosa in comune, politicamente parlando, con Elly Schlein.
Dubito parimenti che la miglior critica al suo programma politico sia quella fatta da Marco Gervasoni, professore universitario di storia:
Non ci vuole un esperto di galanteria per capire quanto sia una risposta da maleducati, ma ha in realtà una grande utilità sociale: ci permette di distinguere sin da subito chi va ascoltato e chi no.
Dubito che una critica così di basso livello possa intaccare in qualunque modo la carriera politica della Schlein però permette a me di capire che la persona che la fa, tutto sommato, non merita così tanto di essere ascoltata.
Non sto dicendo che la politica debba essere un giardino di rose: ogni tanto le parole possono volare, basta sia fatto in modo sensato. C’è differenza tra una blastata e un insulto gratuito.
In pratica, però, tali comportamenti ci permettono subito di scremare le persone da non ascoltare, divenendo di grande utilità sociale per farci risparmiare tempo e risorse.
Ringraziamo quindi i maleducati che, finché non scadono nella diffamazione, fanno parte del nostro lavoro di discernimento.
Sono convinto che nessuno dovrebbe dire loro di smetterla. Se non ci arrivano da soli è bene che restino nei dibattiti dove vincono: quelli dell’osteria.