FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Inutile, liberticida e pericoloso: il coprifuoco visto da un informatico

Abbiamo già parlato delle criticità del coprifuoco e del perché faccia più danni che altro, tuttavia c’è un parallelismo che, da informatico, non posso non notare: quello delle proposte “contro la crittografia”.

Ogni tanto, quando magari c’è un attentato o un’azione criminale, qualcuno se ne esce con “bisogna regolamentare la crittografia!” Esattamente come il coprifuoco può sembrare ad una prima analisi, magari poco accorta, un qualcosa di sensato.

Ma così non è. E vi mostrerò ora i parallelismi tra chi sostiene il bando della crittografia e chi sostiene il coprifuoco.

Inutile

Sia il bando della crittografia che il coprifuoco semplicemente… non servono. Si basano sul presupposto che, coi divieti, la gente non fa le cose.

Invece le fa, solo in modo più rischioso. Come dicevo nell’articolo linkato a inizio articolo la chiusura dei ristoranti la sera (attività poco a rischio) ha portato ai festini nelle case (attività rischiosa ma limitata) e il coprifuoco ha portato agli assembramenti in strada (rischiosi per tutti).

Soprattutto, non c’è alcuna possibilità di controllare tutti. Le persone violano il coprifuoco e le persone faranno cose illegali anche senza crittografia, perché sanno che è difficile controllare.

Pensate che un sistema automatico sarà più interessato a un “mi iscrivo ai terroristi” citato in memoria del Magnotta o un “domani facciamo il pane” che però, in linguaggio in codice, vuol dire fare esplodere qualcosa?

Parimenti, un coprifuoco ha più probabilità di beccare chi sta facendo una passeggiata o un festino?

Liberticida

Certo, magari col coprifuoco eviti qualche festa e qualche contagio, così come senza crittografia potremmo scoprire più facilmente chi commette reati informatici o progetta illeciti su internet.

Però, si suppone, in una società occidentale esistono delle cosucce chiamate libertà civili che andrebbero rispettate il più possibile, tra queste la libertà di movimento e della sicurezza nelle comunicazioni.

Le libertà contano. Il miglior modo per prevenire e reprimere la delinquenza sarebbe dare poteri illimitati alla polizia di perquisire, fermare e interrogare chi vuole e prevedere pene draconiane per ogni reato, magari con un bel meccanismo di “spedizione in Siberia” al secondo o terzo reato. Un Paese del genere verrebbe, giustamente, ritenuto autoritario e dittatoriale.

Parimenti, uno Stato che applica misure che riducono la libertà di tutti perché qualcuno potrebbe comportarsi male verrebbe considerato autoritario, più che giustamente. Tale principio vale anche e soprattutto durante un’emergenza, quando molte persone iniziano a dimenticare le basi dello stato di diritto…

Pericoloso

Vero, la libera circolazione fa circolare il virus è la crittografia il revenge porn, ma la crittografia permette anche di evitare che le vostre password per accedere alla banca finiscano online alla mercé di tutti i criminali o, ancora più semplicemente, che le succitate grazie vengano recapitate solo al legittimo destinatario e non a qualsiasi intermediario.

Vietare la crittografia, per quanto possa magari colpire qualche criminale, danneggerebbe e renderebbe meno sicure milioni di persone.

Idem, con patate, queste misure che magari sì evitano che qualcuno faccia festa ma, al contempo, obbligano migliaia di persone a seguire gli stessi orari mettendo a rischio la propria salute.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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