Non sono passate nemmeno 24 ore dagli eventi di Voghera ma già abbiamo le sentenze del tribunale popolare.
Il partito dell’assessore ha già deciso che è un caso di legittima difesa e che deve finire a tarallucci e vino, mentre l’opposizione parla già di omicidio volontario e a sangue freddo.
Ripeto, noi non sappiamo nulla. Per ora si indaga per eccesso colposo di legittima difesa, ma potrebbe essere anche legittima difesa, potrebbe anche essere omicidio colposo o anche volontario.
Bisogna attendere le indagini. Ma in un Paese che si bulla di essere patria del diritto e di Cesare Beccaria, ignorando che era l’Italia espressione geografica di metternichiana memoria ad esserlo e non il malriuscito esperimento unitario, ormai qualsiasi cosa passa sotto la lente della politica, con gli esponenti dei partiti che dicono “attendiamo le immagini” ma fanno considerazioni, difendono o propongono riforme.
Esattamente come Salvini fino a qualche tempo fa condivideva le notizie di immigrati che commettono crimini con hashtag #ChiudiamoIPorti ora c’è Letta che condivide l’hashtag #StopArmiPrivate, prendendosi anche un bel po’ di insulti dai suoi stessi elettori, ma di ciò parleremo domani.
In un Paese normale si aspetterebbe, molto semplicemente. Si aspetterebbe di avere un quadro più chiaro, di capire cosa sia successo, di poter parlare con cognizione di causa.
Magari questo assessore si è davvero difeso legittimamente dopo che le forze dell’ordine non hanno eseguito vari fogli di via e Letta dovrà andare a sotterrarsi o magari ha sparato volutamente senza necessità e dovrà sotterrarsi Salvini, o magari ancora è stato un eccesso colposo di legittima difesa e sarà un semplice caso di cronaca come tanti altri, dove una persona sbaglia e un’altra sbaglia nel difendersi.
Ma in un Paese dove la nostra vita viene largamente gestita dallo Stato nei minimi dettagli e l’economia anche non possiamo stupirci che, se un caso di cronaca riguarda un decisore, diventi un caso di dominio pubblico…