Gianni Fava: “Tornare alla questione settentrionale, il tema non sono rave e immigrati
Lunedì 31 ottobre a San Giuliano Milanese si è tenuto il primo incontro programmatico-organizzativo di un nuovo gruppo politico denominato al momento ‘Movimento Autonomista Lombardo’ al quale stanno aderendo molte delle sigle del mondo autonomista e indipendentista lombardo, nonché numerosissime persone intenzionate a dar vita ad un primo embrione di un nuovo movimento politico che intende espandersi alle altre regioni del nord nei prossimi mesi.
A darne conferma all’Adnkronos, Gianni Fava ex assessore lombardo alla agricoltura della giunta Maroni ed ex deputato leghista.
Elezioni regionali in Lombardia
“Si è deciso di partire dalla Lombardia perché c’è la precisa volontà di prender parte alle competizioni elettorali della prossima primavera ed in particolare di essere e presenti alle regionali di marzo”.
Sindaci, Amministratori, ex militanti
“Parte degli amici che hanno già aderito al progetto ha una storia più o meno lunga nell’ambito della militanza nella Lega Nord (e molti di questi continuano a sperare che questa si presenti dopo anni di attività alla prossima tornata elettorale con rinnovato slancio e scelte democratiche), ma altrettanti provengono dalla cosiddetta società civile e diversi sono stati sindaci o hanno avuto ruoli istituzionali nei nostri territori”.
Il nodo dell’autonomia regionale
“Il gruppo e animato da una forte passione per la nostra terra e per le tematiche dell’autonomia locale e regionale, nonché dell’indipendentismo. Tutti di certo condividono la necessità di ridare voce alla politica che è stata colpevolmente silenziata in questi anni da chi preferisce parlare di immigrati o rave party, ma che ha dimenticato scientemente la questione settentrionale e le ragioni di decenni di battaglia politica per l’autonomia”, conclude Fava: “Si riparte dunque da questo denominatore comune per cercare di tornare a far sentire la voce della nostra terra e della nostra gente, confidando nel fatto di poter costruire insieme un’offerta politica ad oggi totalmente assente dal dibattito istituzionale. La strada sarà lunga ma si può dire che oggi, finalmente, si riparte”.