FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

CRISTIANI PERSEGUITATI

Prima della tempesta c’è sempre la quiete: le ostilità interne si assopiscono dovunque, tranne che in casa PD in piena campagna congressuale.
Fra 16 giorni andranno a votare laziali e lombardi. I partiti hanno trovato alleanze acrobatiche pur di aumentare i loro voti anche se di differente o antitetica provenienza. Proposte e programmi addio.
Con questi funambolismi il PD ci ha governato per decenni senza aver mai vinto una elezione: vanta grande esperienza e la mette in campo.

M5S ha imparato presto e l’arrivo di Conte ha allargato le maglie oltre il cattivo gusto.
Alleati in Lombardia con mielose dichiarazioni di amore, avversari nel Lazio, con scambi di accuse che sfiorano l’insulto: il cinismo politico di entrambi meriterebbe punizioni che non ci saranno: l’essenziale è vincere, quanto a governare se ne riparla.

Lo strappo della signora Moratti in Lombardia ha trovato casa nel “terzo polo” a sua volta molto disinvolto: alleato nel Lazio al PD, avversario in Lombardia. Neanche qui c’è gran coerenza.
+ Europa lascia il centro sinistra lombardo perché ha inglobato il M5S mentre resta alleato nel Lazio.
Perfino l’esigua sinistra ecologista si spacca: i verdi da una parte, la sinistra dall’altra!
Per l’elettore di centrosinistra non è facile raccapezzarsi in questa confusione che sfiora la famosa ammuina napoletana.

Nel cdx c’è un po’ più di ordine con qualche novità (per me dolorosa): FdI conferma la leadership in Lazio, ma diventa guida anche in Lombardia dove ha sorpassato e poi staccato la Lega.
Berlusconi, più che F.I. conserva il suo margine personale.
Tutti insieme dovrebbero vincere.

Dei 4 consiglieri regionali leghisti dissidenti 3 sono rientrati nel solco della ortodossia e sostengono Fontana: rappresentano il disagio interno alla Lega, il bossiano Comitato del Nord. Uno è approdato alla corte della signora Moratti. Meglio così: tagliarsi gli attributi per far dispetto a Salvini sarebbe stata una soluzione di puro masochismo.

Il 14 febbraio, a risultati acquisiti, le ferite inferte dal voto scateneranno la resa dei conti interni.
Temo che la Lega sarà fra i partiti a maggiore turbolenza: il Comitato del Nord, le ipotesi di Gianni Fava, lo scontento della base, le repressioni dei pretoriani, la perdita di consenso che il partito registrerà fra l’indifferenza di chi oggi lo guida e l’intolleranza verso chi propone e richiede un cambio del modello salviniano. Gli “scontenti” di varie regioni hanno indetto incontri e assemblee post elettorali: la tempesta dopo la quiete?

Invece la attuale quiete prima della tempesta induce a mettere il naso in qualche problema di fondo della società occidentale che le vicende interne, quelle che ci riguardano a livello personale, ci fanno dimenticare o ci inducono a minimizzarne il significato e rinviarne l’esame.
Una di queste è la persecuzione dei cristiani nel mondo.

Benedetto Croce ha chiarito nel suo opuscolo del 1942 che noi europei “non possiamo non dirci cristiani”. Nel mio piccolo sono come lui: laico ma consapevole che i miei valori sono quelli cristiani. La persecuzione dei cristiani riguarda anche me.

L’ala socialista, che guidava il parlamento europeo, rifiutò nei primi anni del 2000 di riconoscere le radici ebraico/cristiane della nostra civiltà non inserendole nella Costituzione europea che peraltro non fu approvata. In altri termini, rifiutate le radici cristiane, gli europei si trovano sradicati.
Sembra che questa rinuncia li esima da ogni reazione per le persecuzioni che 350 milioni (stima CEI) di cristiani subiscono nel mondo ad opera prevalente delle due culture avverse: il materialismo marxista dove ancora applicato e la ferocia islamica.

In coerenza, di fronte a stragi e assassinii di cristiani, la U.E. non fa una piega, i governi occidentali non fanno una piega, il Vaticano, pur Stato cattolico, non fa una piega, il Papa e le gerarchie ecclesiastiche pur depositarie del verbo di Gesù, non fanno una piega.
Oggi è triste giornata dedicata al genocidio ebraico: nel ricordare le barbarie naziste non dimentichiamoci che oggi i cristiani muoiono nel generale disinteresse.

Non così i mussulmani – che non muoiono per mano dei cristiani bensì subiscono aggressioni dai cinesi, dai birmani e si accoppano fra di loro – hanno convinto l’ONU a stabilire il 15 marzo “Giornata internazionale per combattere l’islamofobia” perché nell’anno 2019 di tale giorno l’australiano Brenton Tarrant ha ucciso 51 e ferito 40 fedeli mussulmani in due moschee della Nuova Zelanda.
Si tratta dell’unico episodio di violenza degli ultimi 30 anni contro fedeli islamici in un luogo di culto.
Tarrant è stato condannato all’ergastolo da una corte australiana, la riprovazione del suo gesto è stata unanime da parte di tutti i cristiani.

Nel frattempo cosa accade ai cristiani nel mondo negli ultimi 12 anni?
>>> Indonesia (24 dicembre 2000): terroristi musulmani bombardano diverse chiese facendo 18 vittime e oltre 100 feriti.
>>> Egitto (6 gennaio 2010): uccidono sei cristiani mentre uscivano dalla loro chiesa.
>>> Iraq (31 ottobre 2011): fanno esplodere i loro giubbotti suicidi in una chiesa di Bagdad: 60 cristiani morti, tra cui donne, bambini e neonati.
>>> Nigeria (25 dicembre 2011): giorno di Natale, fanno esplodere tre chiese: 37 persone uccise e 57 ferite
>>> Egitto (1 gennaio 2011): bombardano una chiesa ad Alessandria, almeno 21 cristiani uccisi. Secondo testimoni oculari, alcuni musulmani hanno iniziato a calpestare parti dei corpi sparsi sulla strada e a inneggiare slogan come “Allahu Akbar!”.
>>> Pakistan (15 marzo 2015): attentatori suicidi uccidono 14 cristiani in attacchi a due chiese.
>>> Pakistan (27 marzo 2016): bombardano un raduno di cristiani: 70 morti, per lo più donne e bambini.
>>> Francia (26 luglio 2016): sgozzano il parroco 84enne, don Jacques Hamel, mentre stava celebrando la Messa.
>>> Germania (19 dicembre 2016): Berlino, un musulmano alla guida di un camion travolge una processione cristiana: 13 morti e 55 feriti.
>>> Egitto (9 aprile 2017): bombardano due chiese uccidendo 45 e ferendo più di 100 cristiani.
>>> Egitto (29 dicembre 2017): sparano in una chiesa al Cairo uccidendo nove persone.
>>> Egitto (dicembre 2016): attentato suicida islamico contro due chiese: morti 29 cristiani e 47 feriti.
>>> Russia (18 febbraio 2018): un musulmano con un coltello e un fucile uccide in chiesa 5 donne e ne ferisce altre 5.
>>> Indonesia (13 maggio 2018): bombardano tre chiese provocando 13 vittime e decine di feriti.
>>> Filippine (27 gennaio 2019): bombardano la cattedrale uccidendo 20 cristiani e ferendone più di 100.
>>> Nigeria (20 aprile 2019): danno alle fiamme una chiesa gremita di fedeli, 150 dei quali uccisi.
>>> Sri Lanka (21 aprile 2019): bombardano tre chiese e tre hotel, uccidendo 359 persone e ferendone più di 500.

L’elenco riguarda gli episodi più gravi e tralascia un numero molto più lungo di delitti “spiccioli”.
L’elenco comprende solo gli assassinii di cristiani per mano mussulmana avvenuti nei luoghi di culto, non comprende le mattanze di laici in mezzo a strade, piazze, stadi, uffici, discoteche: in luoghi non di culto.

Non comprende gli assassinii di uomini e donne non cristiani, comprese le innumerevoli vittime islamiche che non solo i gruppi del terrore ma anche i regimi che governano gli Stati islamici hanno inflitto alle loro comunità: basta vedere l’Afganistan e occuparci con un po’ più di attenzione di quanto sta accadendo oggi in Iran

È indicativa la provenienza da nazioni molto diverse dei terroristi che massacrano i cristiani: Nigeria, Iraq, Filippine, Pakistan, Egitto, etc..
Sono di razze diverse, parlano lingue diverse, vivono lontani uno dall’altro, hanno condizioni socio-economiche diverse. L’unica cosa che li induce ad uccidere i cristiani sembra essere la loro religione che nella loro cultura è regola di vita e di comportamento.

Prendiamo atto che siamo tutti loro potenziali obiettivi.

Maufrigneuse
Un uomo saggio che ha dedicato tutta la vita all’attività imprenditoriale con grande successo e che oggi guarda ai fatti di questi tempi con apprensione e sincera preoccupazione. La politica è stata la grande passione della vita da alternare al lavoro. E le passioni si sa non muoiono mai. “Un giorno un uomo ricevette la visita di alcuni amici. “Vorremmo tanto che ci insegnassi quello che hai appreso in tutti questi anni,” disse uno di loro. “Sono vecchio,” rispose l’uomo. “Vecchio e saggio,” disse un altro. “In fin dei conti, ti abbiamo sempre visto pregare durante tutto questo tempo. Di cosa parli con Dio? Quali sono le cose importanti che Gli dobbiamo chiedere?” L’uomo sorrise. “All’inizio, avevo il fervore della gioventù, che crede nell’impossibile. Allora, mi inginocchiavo davanti a Dio e gli chiedevo che mi desse le forze per cambiare l’umanità. “A poco a poco però, mi sono accorto che era un compito superiore alle mie forze. Allora ho cominciato a chiedere a Dio che mi aiutasse a cambiare ciò che mi circondava.” “In tal caso, possiamo garantirti che il tuo desiderio è stato esaudito in parte,” disse uno degli amici. “Il tuo esempio è servito per aiutare molta gente”. “Ho aiutato molta gente con il mio esempio; ma sapevo, comunque, che non era la preghiera perfetta. Solo adesso, alla fine della mia vita, ho capito qual era la richiesta che avrebbe dovuto essere stata fatta fin dall’inizio.” “E qual è questa richiesta?” “Che io fossi capace di cambiare me stesso”!

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