FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Autonomia: Zaia ci crede ancora. E “Siamo Veneto” rilancia l’Indipendenza

«Il 5 marzo ho convocato la Consulta delle autonomie, e presenteremo tutto il nostro progetto. Perchè per noi si va avanti». Così il presidente del veneto, Luca Zaia, sul del dossier per l’autonomia differenziata.

«Direi che siamo a buon punto – ha aggiunto – Partendo dal momento zero, in cui non era possibile fare neanche il referendum, abbiamo fatto una bella trattativa, siamo entrati nel consiglio dei ministri con la bozza d’intesa. Adesso dicono che va fatta la discussione in Parlamento. Ben venga, ma alla fine si dovrà firmare, perchè la legge dice che il governo ha l’obbligo di rispondere».

Sul slittamento della data fissata in inizialmente, il 15 febbraio, Zaia ha osservato «è legittimo che qualcuno possa avere dubbi, ma se guardate bene sono gli stessi che li avevano quando parlavamo di referendum, i nomi sono quelli. Io vado avanti per la mia strada, credo nell’autonomia e credo che sia l’unica soluzione, e mi aspetto comunque una risposta dal governo».

Siamo Veneto: un referendum per l’indipendenza

Dato lo stallo venutosi a creare sull’autonomia, ho richiesto oggi al Presidente della Prima commissione di calendarizzare quanto prima la mia proposta di legge regionale che prevede l’indizione del referendum per l’indipendenza del Veneto. Lo annuncia il consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) che motiva così la sua decisione: “ho chiesto venga discussa perché la ritengo da un lato un efficace strumento di pressione nei confronti dei ministeri renitenti e più in generale nei confronti di tutto quell’apparato di potere romano che sta ostacolando il percorso autonomista. Dall’altro per l’immotivato e inspiegabile prolungarsi della cosiddetta ‘trattativa’ sull’autonomia tra lo Stato e la nostra Regione”.


Guadagnini prosegue poi dicendo: “la richiesta di autonomia viene da 2,4 milioni di Veneti che si sono recati a votare il 22 ottobre 2017; a loro noi dobbiamo risposte che non ci possiamo permettere di dilazionare oltre nel tempo. Tutti noi abbiamo sostenuto questo referendum ‘autorizzato’ dalla Corte Costituzionale. Di conseguenza, non ci può essere alcun dubbio sulla costituzionalità del percorso proposto dalla nostra regione.

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