FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Lo spauracchio della sanità privata

Un’altra cosa che ha fatto discutere nel dibattito elettorale emiliano-romagnolo è la sanità privata. Bonaccini infatti accusa la Borgonzoni di voler privatizzare la sanità ma nel mentre lo staff della Borgonzoni l’ha querelato.

La sinistra si è messa a descrivere, al contempo, la sanità lombarda come un inferno, mancava la storiella del pronto soccorso dove entri solo con l’American Express Gold presa direttamente dalle peggio bufale sugli Stati Uniti. Tutto ciò incuranti dei dati che mostrano come le due sanità siano tutto sommato comparabili.

Sia chiaro, uno può sostenere che viste le difficoltà del processo di “privatizzazione” – visto che di vera privatizzazione non si tratta – non convenga mettercisi in ballo considerando la qualità del servizio sanitario della Regione.

Ma è ridicolo menare lo spauracchio della sanità privata per se. E per capirlo basta guardare le classifiche sanitarie. Come ben sappiamo la sanità italiana è la migliore d’Europ…

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Secondo l’Euro Health Consumer Index, che non è il top ma è l’unico indice sanitario che tiene conto di fattori molto importanti come la prevenzione, l’accessibilità, la ricerca e i risultati, la sanità italiana è solo ventesima in Europa.

Magari per noi lombardi ed emiliano-romagnoli sembra tutto assurdo: Quando siamo andati dalla nostra sanità regionale abbiamo ricevuto un buon servizio e abbiamo anche vari poli d’eccellenza. Ma ricordate: anche le pessime sanità meridionali entrano nel calcolo e che, comunque, anche le sanità del Nord hanno dei problemi, come d’altronde ogni sistema sanitario.

Il sistema classificato migliore è quello elvetico. Che si basa su assicurazioni private obbligatorie e fornitori pubblici e privati in concorrenza. Oh, passi la copia del sistema istituzionale, ma adesso gli chiediamo i diritti 😉

Anche il sistema elvetico ha problemi, sia chiaro, chiedete a qualsiasi svizzero e ve li esporrà. Ma è il sistema sanitario in Europa che riesce a dare meglio ai propri assistiti.

Poi ci sono i Paesi Bassi. Che a differenza della Confederazione ha un’assicurazione statale di base per le lungodegenze ma cose come le visite sono affidate ad assicurazioni sociali. E quasi tutti gli ospedali sono privati. Evidentemente Van Basten ha conosciuto la sanità privata, notoriamente inventata in Lombardia, nella sua militanza al Milan e l’ha esposta alla Regina facendola implementare.

Fino al decimo posto vediamo poi i Paesi nordici, che hano sistemi Beveridge fortemente decentrati (alla faccia di chi vorrebbe ricentralizzare la sanità), l’Austria – anche lei col sistema Bismarck delle assicurazioni – il Lussemburgo, che ha nove casse malati e il Belgio, anche lui col suo bel sistema mutualistico.

E per arrivare all’Italia? Ci sono due sistemi misti (Slovacchia e Francia), cinque Beveridge (Spagna, UK, Serbia, Estonia, Portogallo) e due Bismarck (Cechia e Germania)

Se non sai la differenza tra Beveridge e Bismarck qui spiego tutto 😉

Oh, molti di questi Stati non solo hanno privati nei fornitori del servizio, hanno anche privati nel chi paga! E sono sanità migliori della nostra. Miracolo? No, semplicemente capacità di gestione. Così come il sistema sanitario finlandese è teoricamente come il nostro, spende circa la stessa somma di quanto spende l’Italia pro capite ma è uno dei migliori d’Europa.

Avere un pregiudizio su un modello o sull’altro vuol dire ridurre e basta i propri orizzonti nel nome dell’ideologia. L’unica cosa di cui abbiamo particolare certezza è che un sistema sanitario più è decentrato meglio è: Nei primi dieci, infatti, tutti gli Stati o sono piccoli o sono fortemente decentrati nel fornire la sanità.

Decentrati veramente, non all’italiana.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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