FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Se i progressisti ci spiegano perché vietare l’Islam

Immaginate andare a Pontida (o analoga città della Costiera Amalfitana dove fa la Lega i raduni nel nuovo corso) o all’Atreju e chiedere se l’islam dev’essere vietato in Italia, filmare le numerose risposte positive e poi pubblicarle su YouTube.

Il vostro filmato finirebbe rapidamente sulle pagine del mondo progressista, con commenti che inneggiano all’istituzione del patentino di voto, alla lotta contro gli ignoranti di destra e ad una versione molto scorretta del paradosso di Popper.

Poi, nei riguardi della finale di domani, uno dei principali esponenti di questo mondo (ormai sembra che se non passi da intrattenitore a fine conoscitore della risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto non sei nessuno…) se ne esce così:

Quando lo dicevo io che chi ha pensieri autoritari avrebbe attinto a piene mani dalle restrizioni Anti-Covid utilizzandole per la sicurezza mi davano del complottista, dell’estremista liberale, di quello che non capisce la politica e ora… Eccoci qui.

Che poi, diciamocelo, se la forza pubblica non riesce a mantenere l’ordine per la vittoria in semifinale figuriamoci se riesce a far rispettare il coprifuoco con migliaia di persone che scendono in piazza e sono così agitate che probabilmente tirerebbero dietro qualsiasi cosa alla polizia se si provasse a fermarli.

La soluzione è ovvia, oltre al coprifuoco: iniziare a fare jamming di radio e telefoni dalle 20:00 in modo che nessuna informazione sulla partita giunga nel Belpaese, obbligare la TV a trasmettere Don Camillo e l’Onorevole Peppone in loop e imporre a tutti i provider Internet di fare BGP Hijacking per redirigere tutta Internet italiana al sito di ITsART. Poi, quando il governo si ritiene pronto, annuncerà il risultato della partita, magari insieme all’annuncio di Zero Covid, in caso di vittoria.

Scherzi a parte, in Italia ci sono circa 60 milioni di persone. Tante non sono nemmeno interessate al calcio, altre sono interessate al calcio ma per ragioni etnico-sociali non tifano Italia. Altri magari simpatizzano per l’Italia, nel senso che sono contenti se vince la finale ma morta lì. Una maggioranza è costituita dai tifosi da divano, quelli che guardano la partita, magari urlano se l’Italia fa goal e se vince il cervello smette di fargli contatto, pensano di essere un treno e iniziano a strombazzare e morta lì. Poi c’è una sparuta minoranza che scende in piazza, spacca tutto e si dà alle peggio nefandezze.

Non è dissimile, se ci pensate, dalla comunità islamica: c’è una minoranza “riformata” che non crede secondo gli standard canonici, una maggioranza che magari crede in concetti che noi riteniamo aberranti ma non si sognerebbe mai di applicarli. Poi c’è una sparuta minoranza che decide di mettere in pratica una versione fondamentalista degli insegnamenti e si dà al terrorismo.

Eppure, se qualcuno proponesse di togliere libertà a milioni di islamici per le azioni di pochi verrebbe definito estremista, mentre chi propone di togliere libertà a milioni di italiani per le azioni di pochi può permettersi addirittura di chiamarlo “dovere civico” e ricevere il plauso degli stessi che chiamano estremisti i primi.

Come dico da tempo, con questo progressismo a cosa ci serve la destra? Che argomenti dovrà cercare la destra per proporre di vietare l’islam quando ci pensano i progressisti a dargliene di buoni?

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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