Sono vaccinato con la prima dose, così la gran parte dei miei cari. C’è una piccola probabilità che prenda il Covid e qualora succedesse sarebbe molto probabilmente asintomatico, proprio grazie al vaccino che funziona bene.
Per quanto mi riguarda il giorno che farò la seconda dose inizierà un conto alla rovescia e dopo 14 giorni l’emergenza Covid sarà finita.
Il Regno Unito, dopo numerosi scivoloni e dopo aver cacciato Hancock, il loro Speranza (le fortune sempre agli altri…), ha scelto la soluzione giusta: aprire. Ormai chi vuole essere vaccinato ed è a rischio è stato vaccinato, chi ha scelto di non vaccinarsi ha scelto di rischiare e i dati mostrano che chi è vaccinato difficilmente si ammala e molto difficilmente si ammala gravemente.
In sostanza, nonostante tutto, la scelta inglese è di responsabilità individuale: non possiamo fermare tutti perché qualcuno è irresponsabile, una volta che si raggiungono buoni livelli di copertura vaccinale vedetevela voi, la pandemia non è finita, ma l’intervento dello Stato sì.
Poi, per carità, avrei preferito un approccio svizzero, aperture moderate, in sicurezza e coi tempi giusti, ma l’approccio elvetico funziona se sei la Svizzera, ossia se non hai mai attuato chiusure dure e totali, cosa che sia lo UK che l’Italia hanno fatto.
Soprattutto i giovani hanno pagato un prezzo enorme per le chiusure, come testimoniano i dati Invalsi, ed è quantomeno ingiusto reprimerli ancora per salvare qualche boomer no vax che ha letto su “Quello che i governi non ci dicono” l’intervista a un elettronico che dice che nel vaccino c’è un chip temporizzato che dopo 2 anni ti uccide.
Come ampiamente previsto, però, se non ci pensa la variante a farci fuori ci vuole pensare il governo. Così, si parla di green pass obbligatorio, copiato da Macron, lo stesso genio della salute pubblica che è riuscito a fare aumentare i contagi col coprifuoco, e senza valutare le implicazioni, soprattutto le “unintended consequences“.
Perché, pensateci, se la gente non vaccinata non potrà più socializzare nei luoghi regolamentari dove esistono delle norme di sicurezza dove lo farà? Nelle case, senza regole. Una bella festa di comunione fatta in casa, senza mascherina, magari con i nonni anziani non vaccinati e basta che ci sia un cuginetto con il Covid che parte un focolaio e manda i nonni a miglior vita.
Come già detto, molti decisori hanno il cervello nel di loro retto invece che nel di loro cranio, e non prevedono questi “effetti collaterali”, quando poi se li trovano davanti avviano un loop di cazzate altre misure per provare a pararsi il didietro.
Pensate solo a quando hanno chiuso i ristoranti la sera spiegandoci che serviva a ridurre i contatti sociali. Poi qualcuno ha iniziato a fare le feste in casa e hanno messo il coprifuoco. Se magari avessero lasciato aperti i ristoranti alla sera con regole di buonsenso tipo massimo 4 per tavolo, all’aperto e con mascherina, non ci sarebbe stato il problema.
Ebbene, io, in quanto vaccinato, non ho paura dei non vaccinati. Hanno fatto una scelta che non condivido e, se saranno sfortunati, ne pagheranno le conseguenze. Se proprio il vaccino per il Covid è così importante si rende obbligatorio, come già la legge permette
Ma ho paura delle scelte scellerate dei politici che hanno poca fiducia nel vaccino, dicono a destra e a manca che “non basta il vaccino”, che comunque anche col vaccino bisogna fare finta di non avercelo e quando la popolazione si sfiducia si stupiscono e propongono misure inventate e codarde tipo il Green Pass obbligatorio per un vaccino facoltativo, ovviamente solo dopo la seconda dose perché se sei un giovane povero stronzo che vuole mangiarsi una pizza dopo la prima dose devi spendere 30€ per un tampone per mangiarne 10 di pizza. Oppure può andare a mangiarla a casa di amici e torniamo al punto di qualche paragrafo fa.
Anche perché con una classe politica del genere, diciamocelo, se le cose vanno male (per i loro standard) metteranno restrizioni per tutti, anche chi ha fatto tre dosi di vaccino…
