FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

A che serve il DDL Zan, allora?

Una legge per il contrasto ai crimini d’odio motivati dall’orientamento sessuale poteva passare. Tant’è che il centrodestra ha una sua proposta, firmata nientepopodimeno che da Salvini. L’idea che qualcuno venga picchiato o peggio solo perché è gay è una cosa aberrante per molti, anche per chi non si sente particolarmente vicino alla cultura LGBT.

Al contempo, i proponenti di dette leggi ci dicono che questi provvedimenti sono essenziali per rendere l’Italia un paese civile, che non approvarli ci porta nel medioevo e che senza di esse gli LGBT sono essenzialmente dei bersagli viventi, qualcuno dice addirittura che si sente più legittimato a picchiare un disabile ora che il DDL Zan è stato fermato.

Eppure, non pare che questi politici, e la comunità che c’è dietro, mettano la propria azione dove mettono le proprie parole.

Se queste leggi sono così essenziali e i gay sono bersagli, d’altronde, conviene accettare un compromesso per avere una tutela decente e poi, eventualmente, allargare questa tutela con futuri emendamenti.

Giusto per capirci, se Roma domani ci dicesse che è pronta a darci 20 materie di autonomia differenziata e il 25% del residuo fiscale, rifiutiamo perché non è tutto ciò che volevamo o lo usiamo come base?

Tra l’altro, questo atteggiamento non fa altro che mettere nel ridicolo la comunità LGBT: d’altronde, se ci si può permettere di dire “o tutto o niente e si va al 2023”, forse, non si vive chissà quale disagio…

Bisogna, però, dare un merito ad Alessandro Zan, rispetto ad altri proponenti di leggi analoghe: ha provato a scendere a compromessi, non comportandosi come un novello Mosè che doveva portare al popolo le tavole della legge, arrivando ad un primo compromesso, ossia l’emendamento “salva-Idee”.

Compromesso accolto dalla maggioranza della comunità LGBT come “salva-omofobi”, con articoli indignati che avevano in copertina immagini di persone picchiate.

In un contesto del genere, forse, scendere a compromessi sarebbe stata la cosa meno politicamente accettabile.

E, così, la destra può sempre dire di aver salvato la libertà d’espressione, la sinistra che la destra odia i gay e che bisogna votarla per una legge (che non arriverà mai) anti omofobia, nella comunità LGBT può elevarsi qualche nuovo leader e tutti ci hanno guadagnato qualcosa.

Meno, forse, quelli di cui avrebbero bisogno…

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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