FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Il ricatto alle urne: o contro di te, o contro la tua terra. Sveglia Lombardo!

Con la supermaggioranza a sostegno del governo Draghi, un governo che francamente più passa il tempo più è osceno, tra decreti restrittivi mentre il resto dell’Europa apre, rielezioni del capo dello Stato che ricordano spettacoli circensi e liti infantili, con annesso centrodestra allo sfascio, alle prossime elezioni ci saranno solo due blocchi realistici:

  1. Quelli che hanno sostenuto il governo
  2. L’opposizione, ossia, in termini pratici, Fratelli d’Italia.

Votare i primi, a mio parere, è un voto contro sé stessi. Questi partiti, sin dall’inizio dell’emergenza, hanno utilizzato le restrizioni alle più fondamentali libertà democratiche e civili come mossa di scambio: tu mi dai il coprifuoco alle 23 e io ti do un commissario straordinario alla campagna vaccinale.

Ovviamente, i più colpevoli sono PD, Movimento 5 Stelle e LeU, visto che giocano a questo gioco da gennaio 2020, ma anche quelli entrati a febbraio dello scorso anno si sono subito adattati e hanno iniziato a fare lo scambio di figurine e libertà fondamentali: ormai le restrizioni sono l’unico collante del governo e un “liberi tutti” vorrebbe dire crollo del governo e tutti a casa, con un parlamento in fieri che lascia a casa per definizione 345 persone. Sgradevole, specie se sei uno entrato lì per fortuna che, se esce dal giro, deve andare a lavorare in comune.

Sembra quindi ovvio, in ottica di contrarietà all’azione di governo, votare i secondi. D’altronde, è ciò che fanno in molti, i sondaggi parlano di una Meloni sopra il 20% che sta tallonando il PD.

È vero, la Meloni non è l’unica opposizione, ma è l’opposizione principale, l’unica che è certo che passi lo sbarramento e l’unica con qualche speranza che non va dietro a fantasiose teorie no vax (e c’è molta differenza tra chi chiede una data di fine per il green pass e chi chiama sul palco noti esponenti no vax). Sembra quasi votabile.

E, francamente, se si guarda solo al lato politico, lo sembra davvero: è il classico partito politico italiano (non ci si aspetta quindi chissà che liberismo, o che non abbia una certa vicinanza col pensiero dominante nella politica italiana, ossia il manifesto di Verona), ma quantomeno non ha partecipato direttamente al disastro Covid, alle libertà scambiate come figurine ed è restato coerente alla sua linea, non accettando qualche posto facile nel governo Draghi e avviando una vera e propria crisi politica con gli alleati dopo la rielezione di Mattarella al Quirinale.

Tuttavia, è necessario fare una riflessione: non è tutto oro quel che luccica!

Fratelli d’Italia è un partito parecchio nazionalista, e a differenza dei “nipoti di Bombacci” a sinistra, non c’è un alleato più forte che li modera. Per carità, siamo ben lontani dal Partito Nazionale Fascista, ma parliamo di un partito che ha sempre avuto problemi con l’autonomismo, dove esponenti dichiaratamente autonomisti devono lasciare, un partito che sguazza nel nazionalismo tossico, specie dove ci sono minoranze significative (spero ricordiate la loro risposta ai manifesti del partito della Klotz), un partito che porta avanti quella retorica odiosa, e oserei dire antiscientifica, del “Italia grande paese da Nord a Sud degli 8000 campanili”.

Siamo davvero sicuri che un partito del genere possa fare i migliori interessi della Lombardia, ma anche del Veneto, dell’Emilia-Romagna, del Piemonte, della Liguria, del Friuli, della Valle d’Aosta o delle province autonome di Trento e Bolzano?

Con questo, non voglio dirvi chi votare o chi non votare.

D’altronde, è forse meglio il Movimento 5 Stelle che da tempo chiede revisioni centraliste del titolo quinto? O la Lega di cui ancora aspettiamo i proverbiali quindici minuti per l’autonomia? Forza Italia che non fa più una cosa liberale dalla Legge Martino? O il PD che flirta costantemente con la sinistra che sogna tutto pubblico e statale ed ha un europarlamentare che ha come missione di vita commissariare la Lombardia e che pensa che il serpente della Genesi fosse Roberto Formigoni in camicia hawaiana? Per non parlare di Articolo 1…

Voglio solo far notare che, alle urne, non potete votare per un partito che contemporaneamente si interessi di voi, ossia opponendosi alle restrizioni immotivate, all’uso delle libertà come figurine Panini, al governo per decreto e all’arbitrarietà dell’esecutivo a scopi elettorali, e che si interessi alla vostra terra, mostrandosi autonomista e federalista, riconoscendo gli errori del nazionalismo italiano, la preesistenza di tante nazioni italiane rispetto all’Italia stessa e la necessità di decentramento per avere uno stato efficiente.

Dovete scegliere tra voi e la vostra terra, come se le due cose fossero separate, quando in realtà sono fortemente legate. E questo è il ricatto italiano alle urne.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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