FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Majorino al Beccaria, ma i garantisti possono votarlo?

Uno degli evasi al Beccaria nel periodo natalizio è stato convinto a consegnarsi e accompagnato in Questura dal candidato presidente del centrosinistra Majorino, la notizia pare non dovesse divenire di dominio pubblico ma è stata scoperta poi dai giornalisti. Sinceramente non fatico a credere che non sia un elaborato piano di pubblicità, d’altronde cose del genere, nel nostro contesto sociale, non portano voti ma li tolgono.

Tuttavia, se anche si è contrari – comprensibilmente e come io lo sono – a tale contesto giustizialista e manettaro non è che votare Majorino sia la soluzione, dato che è sostenuto dalla coalizione più manettara di tutte!

Se il presidente uscente è sostenuto da Fratelli d’Italia, partito che si definisce “garantista durante il processo e giustizialista sull’esecuzione della pena” e ha scelto un ministro come Nordio – noto garantista a tutto tondo e a favore di misure alternative – pur avendo la macchia del decreto Rave, la vera campionessa di garantiamo sembra essere la Moratti che, oltre al sostegno di Azione e Italia Viva (che tra i loro mille difetti sono comunque realmente garantisti e contrari agli eccessi della magistratura) ed ex leghisti, col loro naturale senso critico verso lo stato, sostiene lei stessa posizioni progressiste, come il ruolo educativo della pena e l’uso di alternative al carcere.

La coalizione di Majorino, con PD e M5S, è la più manettara e giustizialista sulla piazza. D’altronde, dopo l’intimo scambio che è stato il Conte II, ormai sono entrambi partiti allineati su posizioni molto giustizialiste: spazzaqualcuno di qui, spazzaqualcuno di là, no ai benefici carcerari, PM che diventano politici e cosucce del genere, che sicuramente non sono idee figlie del Beccaria (inteso come filosofo, non come struttura, ovviamente)

Per di più, di tutto il centro-sinistra che c’è in Lombardia Majorino rappresenta quello del “commissariate la Lombardia”, che ad un mese dall’arrivo del Covid aveva già emesso sentenze, condanne, qualcuno urlava “Fontana assassino” (mentre Conte era un santo) e, in sostanza, il garantismo e la razionalità del diritto poteva andare a farsi benedire.

In buona sostanza, se avete apprezzato la scelta di Majorino di fare da tramite tra una macchina della giustizia inumana e un ragazzo forse più fuori strada che delinquente, non dovreste votarlo.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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