Fatico a definire quello che si oppone all’autonomia delle Regioni del Nord “meridionalismo”, dato che storicamente il meridionalismo proponeva il federalismo e una maggiore partecipazione popolare al Meridione, non mantenimento per tutti.
Io lo chiamerei “teronismo”. L’opposizione all’autonomia differenziata, che è all’acqua di rose rispetto all’autonomia che realmente servirebbe in Italia, non vuol dire difendere il Meridione, ma difendere quella parte marcia di tessuto sociale meridionale che vuole campare con la logica del sussidio, del lavoro pubblico e dello Stato mamma.
Quelli che appunto, al Nord, chiamiamo teroni. E, chiariamoci, anche al Nord esistono, solo che non sono riusciti ad appesantire il tessuto sociale così tanto da meritarsi un nome. Li disprezziamo in silenzio, non siamo un popolo eletto privo di elementi parassitari.
Mi sembra giusto, ovviamente, che i meridionali chiedano conto di ciò che sta accadendo.
Fortunatamente alcuni hanno già chiesto conto, ottenuto risposte e le hanno pubblicate online: nasce così Sud PER l’Autonomia, un piccolo sito web, del quale ho avuto l’onore di sviluppare il template, che risponde ai dubbi più comuni sull’autonomia sfatando le bufale più classiche.
Nel mentre il teronismo ha spiegato le sue armi più inumane e spietate: L’ordine dei medici di Bari, nella stessa Puglia dove un flacone di disinfettante costa TRENTADUE volte il prezzo di mercato, strumentalizza i malati di cancro urlando contro un regionalismo differenziato che creerebbe malati di serie A e di serie B.
Come se le formiche che ogni tanto invadono gli ospedali del Sud fossero una novella brigata Alberto da Giussano mandata da Attilio Fontana in persona e non figlie di una generazione di amministratori spreconi che qualcuno, non di certo noi, ha votato ma dei quali nessuno vuole prendersi la responsabilità.
Errare è umano.
Perseverare, supportando una politica che, nei fatti, equipara il sud ad un handicappato grave (perché sì, le uniche persone che hanno, giustamente, diritto al sussidio a vita sono i disabili gravi), è diabolico.
Non cadete, cari amici meridionali, nel tranello di chi vi considera come degli inetti incapaci di produrre senza la mancetta, estorta, del Nord.