FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Come la sanità privata e decentrata ha aiutato la Germania col COVID-19

A sentire gli italiani è tutta colpa della sanità privata. Alla fine è un sillogismo interessante: la Lombardia è la Regione più colpita, la Lombardia “ha la sanità privata” e quindi la colpa è della sanità privata. Un po’ come se a dire di fare i tamponi solo ai sintomatici sia stato qualche oscuro decisore del Gruppo San Donato e non il governo consigliato dall’OMS.

Si sa che, alla fine, gli italiani hanno la loro visione del mondo che inizia a Lampedusa e finisce al Brennero. Ed è un peccato perché basterebbe andare appena sopra l’Austria per trovare una sanità che il COVID-19 lo sta gestendo molto meglio di noi e con un lockdown leggerissimo: la Germania.

Se in Lombardia il privato conta circa il 30% dei posti letto (in Lazio è quasi il 40%, però nessuno vi parla del fallimento del neoliberismo sanitario nel Lazio, chissà perché…) in Germania il conto è ben più privatistico: Il privato conta per quasi i 2/3 delle strutture e per più del 50% dei posti letto e offre un servizio capillare anche in piccoli comuni e isole. (Qui uno studio sugli ospedali in Germania, vi consiglio di leggerlo visto che faremo riferimento ad esso anche più avanti)

Ma la Germania ha un segreto e si chiama sanità Bismarck. Questo modello si basa in sostanza sulla divisione tra chi paga le prestazioni e chi le effettua ed è ritenuto innegabilmente migliore del nostro modello, chiamato Beveridge, da chi studia la sanità.

Si può argomentare facilmente come la Germania abbia avuto anche fortuna: tipicamente i tedeschi sono più freddi degli italiani (di media anche i lombardi dell’area milanese, però) e vi è una divisone più netta per età che ha reso meno forti i contagi tra i superanziani che, invece, in altri Paesi hanno visto una vera e propria strage.

Ma sarebbe quantomeno errato attribuire tutto il successo tedesco al puro caso: un ruolo importante l’hanno avuto i tanti tamponi effettuati nelle fasi preliminari che hanno permesso, un po’ come in Veneto per chi volesse un esempio più italiano, di tracciare fin da subito contagi e contatti portando la mortalità tedesca ad un ben più sensato 3%.

E com’è stato possibile fare tutti questi tamponi? Grazie ad un alto numero di laboratori, spesso privati e di piccole dimensioni, legati a piccole istituzioni. Per questa ragione, oltre al fatto che la sanità non è coordinata né dalla Federazione né dai Laender ma da circa 400 tra vari enti locali, il Guardian parla proprio di “aiuto da parte della logica devoluta” e loda proprio il fatto che i laboratori possano agire in modo autonomo da un coordinatore centrale.

In un sistema Bismarck (anche in una mutua nazionale, come in Corea del Sud, qui raccontata dal Mises Institute), infatti, vi è incentivo ad aprire enti sanitari, mentre tale incentivo è ridotto nei sistemi Beveridge dove lo Stato programma tutto. Inoltre in un sistema come Bismarck c’è un ulteriore incentivo: essendo pagati principalmente a prestazione bisogna offrire buoni servizi per essere scelti dall’utenza.

L’esperienza tedesca mostra che la presenza del privato e la ricerca del profitto, contrariamente ai diffusi timori, è correlata con una qualità delle cure maggiore e può migliorare l’efficienza delle istituzioni meno prestanti

E infatti nello studio menzionato si mostra come la qualità complessiva della sanità tedesca sia aumentata grazie alla concorrenza tra ospedali pubblici e privati.

Ranked bar chart of health care expenditure per inhabitant
Spesa sanitaria per Paese, fonte Eurostat

Il numero di infezioni ospedaliere è basso (in Italia invece siamo tra i primi in Europa), la malasanità rarissima e i tempi d’attesa sono contenuti. Certo, la Germania spende tanto, ma basta citare due semplici dati per smentire l’idea che la correlazione principale sia tra la spesa e non col sistema:

  • Il Regno Unito, che spende circa quanto la Germania, ha un sistema sanitario indecente (in quanto 100% pubblico e centralizzato)
  • La Repubblica Ceca spende molto poco rispetto all’Italia ma ottiene risultati che in Italia hanno solo le regioni più ricche come la Lombardia o l’Emilia-Romagna (poi, per carità, la Repubblica Ceca non la vedete sulla classifica di Bloomberg sui Paesi dove si campa di più spendendo meno perché è uno dei paesi che consuma più alcol in Europa, immaginerete facilmente che la cosa non aiuti molto nel raggiungere le vette dell’aspettativa di vita)

Quindi l’evidenza suggerisce che in problema della Lombardia, ma in generale dell’Italia e delle sanità Beveridge, non sia tanto l’eccessiva presenza del privato alla ricerca del profitto ma proprio la sua scarsa presenza, unita ad una centralizzazione eccessiva delle decisioni.

Fortunatamente in Lombardia applichiamo alcuni principi tipicamente bismarckiani come la parità pubblico-privato e la libertà di scelta del paziente.

Ma non converrebbe applicare i principi della forte sanità tedesca invece di accentrare e statalizzare come propone l’opinione pubblica italiana?

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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