Con questo continuo tira e molla di zone rosse, chiusure, stop ai vaccini e malagestione diffusa una cosa è ovvia: la Lombardia ne uscirà più povera, così come tutto il Nord.
Come già ben spiegato da Gianni, infatti, la povertà può favorire la creazione di un movimento per l’autogoverno, ma, dall’altra faccia della medaglia, la povertà può portare molto facilmente a credere che, da soli, non si vada da nessuna parte.
Eppure, forse, proprio perché ne usciamo più poveri dobbiamo chiedere più potere a noi e meno a Roma, vediamo perché…
Sempre bancomat saremo…
Ok, ne usciremo più poveri. Ma saremo comunque più ricchi del resto d’Italia e una volta finiti i fondi europei l’Italia avrà bisogno di non pochi soldi per ripagare i vari debiti fatti.
A chi li chiederanno se non a noi? Con il problema che servirebbero più soldi e noi ne avremmo meno. Rischiamo di venirle stritolati e se credete che a Roma non siano così stupidi da fermare il proprio principale motore… Ricredetevi 😉
Cos’hanno appena fatto col modello a zone?
Stato piccolo? Mi ci ficco!
Non nascondiamoci dietro a un dito: la classe dirigente lombarda non è granché. Magari è un pelino meglio di quella italiana, ma la differenza si misura in millimetri.
Posto che non è detto che la classe politica attuale sia dominante in una Lombardia autogovernata, poiché nel momento in cui l’autonomia non è più “minacciata” dalle alleanze romane il centrosinistra non è più “Lega buuu” ma può fare anche proposte e vincere con candidati di rilievo d’origine civica, solitamente gli Stati piccoli sono più efficienti di quelli grandi e, soprattutto, non avere 50/80 miliardi di Euro che ogni anno vengono pagati in tasse che non ritornano qui ci ripaga anche di qualsiasi inefficienza che, ricordiamo, è come l’errore: si moltiplica. Anche solo eliminare quella di Roma sarebbe già un passo avanti…
Conterà diventare ricchi, non esserlo già
La ricchezza acquisita è bene, ma si perde facilmente… specie dopo il Covid non conterà tanto avere già i soldi quanto riuscire a creare un ambiente favorevole alla produzione della ricchezza.
Ebbene, l’Italia, tra tasse, burocrazia, leggi, politica dello spettacolo e così via non lo è, anzi, è ben più semplice fare gli statali che produrre ricchezza. Già Luigi Einaudi faceva notare che…
Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.
L.Einaudi
Una Lombardia autogovernata, idem un Nord, avrebbe invece l’occasione di superare tutte le impasse che rendono difficile produrre ricchezza in Italia e divenire un hub di innovazione e crescita ancor migliore di quanto sia ora, offrendo opportunità non solo ai lombardi ma anche agli italiani e ai cittadini d’Europa e del mondo.
Ricordiamoci che la ricchezza non è limitata e può essere prodotta. Una scelta del genere non impoverirebbe il resto d’Italia o chicchessia, è l’attuale Italia, burocratica e di Roma Doma, che lascia tutti più poveri.
Ma non illudiamoci…
Temi così complessi e razionali, semplicemente, non tirano nell’elettorato. Parlare di “negri e froci” funziona bene, è emozionale e semplice e permette di identificare un nemico, invece di parlare di situazioni complesse, con più variabili.
Ergo, non mi definisco particolarmente speranzoso… Ma senza nemmeno provarci, sicuramente, non otterremo nulla.