Sabato scorso c’è stata una “tweet war” con hashtag sia contro Speranza che pro, tuttavia i sostenitori del ministro, più che litigare coi detrattori, avevano un altro obiettivo: Giancarlo Giorgetti.
Giorgetti, con la sua aura che fatico a non definire andreottiana, può piacere o non piacere, ma ha una colpa molto grave per i sostenitori della linea “perché moriremo”: rappresentare degli interessi occulti.
Peccato che Giorgetti abbia esplicitamente detto chi rappresenta: chi vuole lavorare, chiedendo retoricamente a Speranza chi rappresenta lui.
Gravissimo affronto alla sagra dei sindacalisti, dei redditari e degli statali, ovviamente poco rappresentati da un’idea del genere, che quindi si sono riversati su Twitter con tesi deliranti, sul fatto che rappresenta la Confindustria (come se tutte le attività danneggiate fossero dei grandi capitalisti cattivi…), mentre loro rappresentano il popolo contrario alle aperture, che il rischio calcolato è calcolato male, che la salute viene prima di tutto ma, guarda caso, il ventisette del mese il bonifico lo vogliono in Euro e non in salute.
Nel mentre, oggi, la Lega si è astenuta sul DL Covid perché non modificava il coprifuoco. Che sia un fuoco di paglia o che qualcuno stia iniziando effettivamente a curarsi di chi lavora, con unica conseguenza possibile la crisi di governo?