FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Le cinquanta stelle della libertà

Ieri vari cittadini canadesi, scontenti delle restrizioni contro il Covid e della leggerezza con cui la polizia arresta chi le viola, si son trovati al confine con gli Stati Uniti e, esponendo la loro bandiera al rovescio, che nella tradizione navale indica una situazione di grave pericolo, e facendo un SOS in codice Morse verso la frontiera.

A Hong Kong, nel mentre, ricordiamo tutti le scene in cui i manifestanti sventolavano la bandiera americana cantando “The Star Spangled Banner” contro il totalitarismo cinese.

Io, lo ammetto, non sono un grande fan dell’American Way of Life, né della loro concezione draconiana di giustizia, per cui le condanne sono lunghissime, senza alcuna prospettiva di rieducazione e con una privazione sostanziale dei diritti, né della loro società che esclude alcuni settori, anche se innegabilmente l’opportunità viene loro data. Mi dà quasi fastidio vedere gente che loda il modo di vivere americano, va in giro con la t-shirt con la bandiera USA e poi crede che la capitale sia New York e che Thomas Jefferson sia il frontman di qualche band…

Eppure, innegabilmente, gli Stati Uniti sono ancora la stella della libertà mondiale: “vita, libertà e ricerca della felicità” sono ancora parole potenti che portano centinaia di migliaia di persone, ogni anno, a provare ad emigrare nel Paese.

E la bandiera a stelle e strisce è ancora un forte simbolo di libertà nel senso occidentale del termine, sventolata da tanti che vivono in sistemi più o meno oppressivi e che vedono negli Stati Uniti, seppur coi loro tanti difetti, un sistema migliore e a cui ispirarsi.

Per questo, in occasione del 25 aprile, mi sento di ringraziare chiunque abbia combattuto per la libertà, sia italiani che stranieri, venuti a sradicare un regime oppressivo, rischiando la propria vita, con un solo desiderio nel cuore: creare un mondo un po’ più libero.

Possa anche quest’anno questa canzone simboleggiare la libertà di milioni di persone, non restate né sotto il dispotismo nazionalsocialista né passate sotto il dispotismo comunista, possa simboleggiare la libertà di chi si è liberato dal giogo dell’URSS diventando più libero e possa simboleggiare nei prossimi anni sempre più libertà nel mondo.

E a chi dice che l’Italia non è libera son d’accordo: a differenza dei nostri amici americani non abbiano il diritto di bruciare la nostra bandiera, ad esempio, né di possedere e portare armi. E forse, rispetto a loro, avremmo ben più motivi di farlo…

Avatar
Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi