Allarme: l’ATM di Milano non trova autisti. Nonostante sia un lavoro decisamente invitante sui benefit, secondo l’azienda i salari risultano troppo bassi.
Questo è uno dei problemi dello Stato italiano che nessuna parte politica fa notare perché impossibile con l’attuale retorica nazionalista: la contrattazione nazionale lascia il Nord senza lavoratori e il Sud senza datori di lavoro.
Per la vulgata italica la contrattazione locale è inaccettabile: l’Italia è una e quindi ammettere salari diversi vuol dire che ci sono italiani migliori e peggiori, col salario che fa da indice. Alla fine è lo stesso leitmotiv della scuola e di altri servizi pubblici essenziali: decentrarli sarebbe inaccettabile perché siamo tutti uguali ed è meglio fare schifo tutti assieme.
Grazie a Dio l’unico servizio da cui dipende la nostra vita, ossia la sanità, è quantomeno parzialmente decentrato e ciò permette di avere un minimo di decenza, ma sono sicuro che il governo inventerà qualcosa per adeguarci tutti al livello Calabria.
Eppure la contrattazione locale, addirittura a livello di azienda, esiste in tutto il mondo, in Paesi ben più civili dell’Italia: Germania, Svizzera, tutti i Paesi scandinavi…
La Germania è un caso particolarmente interessante: ha dovuto accogliere l’Est, ben più arretrato economicamente e piagato da anni di socialismo, e portarlo ad un sistema capitalista e alla ricchezza.
Ora, la Germania dell’Est è ancora indietro rispetto all’Ovest ed ha problemi non indifferenti, ma confrontando la loro situazione al Meridione è ben chiaro che l’ex DDR, nonostante ciò che ha passato, stia molto meglio del Mezzogiorno.
In ciò, la negoziazione locale ha avuto un ruolo importante: permettendo di avere salari adeguati alla situazione locale le imprese dell’Ovest hanno avuto un forte incentivo ad andare a creare lavoro nell’Est e i salari hanno seguito la produttività, mentre in Italia nessuno è incentivato a creare lavoro al Sud, dato che i salari sono gli stessi del Nord ma la qualità dei servizi è decisamente minore e, parimenti, un lavoratore del Nord ha molta più convenienza ad andare all’estero a lavorare, anche solo come frontaliero, dato che nonostante un costo della vita maggiore i salari sono sempre uguali.
Non esiste alcuna ragione economica per sostenere la negoziazione nazionale, i cui problemi sono davanti agli occhi di tutti. Si tratta di una mera ragione ideologica di nazionalismo solidarista (e purtroppo sappiamo bene che socialismo+nazionalismo fa fascismo…) che è disposto a danneggiare la popolazione pur di fingere un’unità che non c’è.
Alla fine, nessuno si scandalizza se a Bayerisch Eisenstein un barista prende quasi 2’000€ al mese mentre nella boema Železná Ruda, che in auto dal comune bavarese si raggiunge in sei minuti, se hai esperienza ne prendi 800€: il costo della vita è differente, la situazione economica anche, perché dovrebbero pagare lo stesso salario?
Logico, no? Allora, perché Milano dovrebbe avere gli stessi salari di Bassano del Grappa, perché Salerno dovrebbe avere i medesimi salari di Cerignola?