FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Specialità della casa: tifoso fritto alla catenaria

Non posso che commentare le scene viste per la vittoria italiana agli europei postando questa foto di Paolo Pagnoni, noto esperto di TPL milanese:

Ecco, spero vi rendiate conto che i tram, almeno a Milano, vanno a corrente. E la corrente non viene né presa da qualche meccanismo sotto la strada né generata a bordo, ma viene presa dalla catenaria.

Salire sull’imperiale di un mezzo che viene alimentato da una linea aerea di contatto è una delle cose più stupide che si possano fare, forse appena dopo di pararcisi davanti mentre sta correndo.

Per fortuna, o darwinamente parlando sfortuna, i tranvieri hanno allertato l’ATM che ha tolto energia alla catenaria, evitando di fare qualche tifoso fritto.

A me piace il calcio come sport, anche abbastanza. Sarà la sua semplicità, la sua universalità, ma guardare una partita di calcio mi fa sempre piacere.

Non capisco, però, certi tipi di tifo. E il primo che non capisco è quello che mette a rischio la vita, l’integrità e la proprietà, quello che picchia l’avversario, che lascia le città come se fosse passato Attila e che, infine, getta fango su tutta la comunità che apprezza il calcio.

Non capisco cos’abbia nella testa chi decide che per festeggiare una coppa che non ti cambia la vita rischia di finire fulminato o di ammazzare qualcuno.

Ancor più non capisco chi fa queste cose senza nemmeno essere davvero tifoso, senza capire nulla di calcio, ma che alla notizia “ha vinto l’Italia” reagiscono impazzendo, urlando “abbiamo vinto” e vanno a darsi alla pazza gioia in piazza.

Potrei capirlo dai tifosi dedicati, quelli che effettivamente seguono una squadra, organizzano i cori, insomma, sono lì ogni domenica, fanno comunità e quando la squadra vince si sentono parte della vittoria.

Ma il fatto che una persona che senza impegno veda una vittoria altrui come se fosse una sua grande vittoria, tanto da rischiare la vita, sarà un qualcosa che non capirò mai.

E, per favore, non tiratemi in ballo il “son tutti teroni”. La buona metà di quelli che sono andati a fare festa matta sono i classici “milanesi imbruttiti doc” che sfottono Napoli quando fanno le stesse cose per Capodanno.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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