Come mai stati tendenzialmente neutrali come la Svizzera, San Marino e Singapore stanno iniziando a sanzionare la Russia nonostante nel 2014 non agirono duramente contro l’annessione della Crimea e gli eventi in Donbass?
Penso che la ragione sia banale: se le azioni del 2014 erano in qualche modo comprensibili – per quanto per molti non accettabili – quelle del 2022 sono essenzialmente criminose.
Pensateci: nel 2014 cosa accadde? Essenzialmente due cose:
- La Crimea “autonomamente” caccia gli ucraini e dichiara l’indipendenza, per poi unirsi alla Russia
- Il Donbass “autonomamente” caccia gli ucraini e dichiara l’indipendenza
Ovviamente sappiamo che non era davvero così autonomamente, il Cremlino ha aiutato, ma al contempo è stato un movimento locale a portare all’indipendenza delle zone.
In sostanza, la solita Mosca che sta sul filo del rasoio tra sostenere l’autodeterminazione e attaccare le integrità degli stati, così da trarne il massimo beneficio senza essere palesemente nel torto.
Ovviamente, nell’ottica della contrapposizione tra blocchi, ha senso per quello occidentale sanzionare la Russia per questi atti, ma c’erano anche stati che, pur non riconoscendo l’annessione della Crimea o l’indipendenza del Donbass, non sentivano la necessità di sanzionare, ritenendo gli atti tutto sommato non eccessivamente gravi.
Ma l’attacco che abbiamo visto pochi giorni fa è ben diverso e, soprattutto, ingiustificabile: un attacco a uno stato sovrano, con motivazioni molto dubbie, oltre qualsiasi possibile pretesa territoriale russa, una vera e propria invasione.
La Russia non ha piegato le regole del gioco, le ha dichiaratamente violate, ha aggredito, portando anche stati neutrali a sanzionare: d’altronde, un conto è trovare i cavilli, un conto fregarsene direttamente. Chi dice a questi stati neutrali che non saranno i prossimi a subire una cosa del genere?
Ma è difficile credere che, ora, non ne pagherà le conseguenze: l’isolamento economico che si sta paventando innanzi a Mosca è senza precedenti e, per quanto la Russia non sia propriamente una democrazia, nemmeno è la Corea del Nord: i russi sentiranno la pressione e, per quanto possano credere nell’operazione speciale o che l’Ucraina sia governata da ebrei nazisti che parlano russo ma ammazzano i russofoni, quando inizieranno a non comperare più la carta igienica perché possono pulirsi le terga con il rublo qualcosa penseranno…