FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Lodare la sanità lombarda senza rendersene conto: il caso della sinistra inglese

Se volete convincervi della bontà del sistema sanitario lombardo vi consiglio questo articolo scritto dal giornale di sinistra inglese The Statesman (già il nome è un programma).

Tutta la prima parte essenzialmente loda il sistema sanitario privato lombardo, lo definisce “il meglio dei due mondi” e dice che offre a costi comparabili per la Regione (ma invero superiori ai prezzi di libero mercato) cure di prima qualità, cibo migliore, attenzioni migliori, togliendo pazienti (e soldi) agli ospedali pubblici. Ovviamente per loro è una cosa negativa, ma sappiamo che a sinistra hanno questa concezione per cui meglio una cosa pubblica che una funzionante.

Ko Barclay on Twitter: "Does trying to explain basic economics to ...

Poi si lagnano che il 10% dei pazienti che si curano in Lombardia non sono lombardi, denunciando che ciò è simbolo del fatto che la sanità non è fatta per la comunità, ovviamente ignorando che i lombardi si curano eccome nella propria regione ma, ohibò, son socialisti, l’economia di base è troppo per loro.

Poi la lamentela suprema: il numero dei servizi pubblici è calato così come i fondi mentre i servizi privati aumentano ed aumentano i loro fondi. Vi sembra ovvio? Per i socialisti inglesi non lo è.

Per di più i numeri del privato sarebbero raddoppiati a fronte di un aumento di circa il 15%. Ostiroeula, dev’essere efficiente questo privato!

Vi è poi un’immancabile citazione a Gino Strada, un personaggio del quale, in quanto a sistemi sanitari, non si evince la sua particolare competenza e che per una qualche ragione è stato elevato a oracolo perché gestisce ospedali privati pagati da privati ma inneggia alla sanità pubblica, ok.

Nel mentre una scorrettezza non da poco: dire che in Italia i privati hanno poche terapie intensive citando il dato nazionale è disonesto, per far sembrare che il privato si occupi solo del profitto. Va al paro con l’accusa del privato di aver distrutto l’assistenza territoriale quando il ministro della Salute italiano dice proprio l’inverso:

Andamenti divergenti si evidenziano tra gli erogatori pubblici e quelli privati accreditati per l’assistenza territoriale residenziale (-3,6% per il pubblico, +2,9% per il privato accreditato). Per l’assistenza territoriale semiresidenziale l’incremento delle strutture è principalmente riconducibile agli erogatori privati accreditati per i quali, nel periodo temporale in esame, si registra un incremento del 2,5%. Anche nell’ambito dell’assistenza riabilitativa ex art.26 L. 833/78 si osserva un incremento delle strutture private accreditate (+1,8%). Infine per l’assistenza erogata da altre strutture territoriali, si rileva una diminuzione dello 0,6% per le strutture pubbliche e un aumento del 1,4% per le strutture private accreditate.

Dopo tutto ciò una lagna perché nel decreto cura-Italia si parla sì di esproprio per gli ospedali privati ma osano compensarlo, giusto per ricordarci che lo stereotipo del socialismo che non ha paura dello Stato perché non ha un cazzo che gli possa essere portato via è spesso veritiero.

Dopo elencano una serie di errori del settore pubblico quali il basso numero di tamponi, il trasferimento di pazienti che ha consentito al virus di diffondersi e il fatto che gli ospedali pubblici siano divenuti, per scelte errate, dei lazzaretti.

Ma, da buoni socialisti dimostrano subito il loro amore carnale per il pubblico: se il pubblico ha sbagliato tutto ci vuole più pubblico e il fallimento del pubblico è la dimostrazione che una sanità concentrata sull’individuo (su chi dev’essere concentrata la sanità se non su chi la usa?) e basata sul profitto non funziona.

Non avete capito un tubo e i vostri neuroni si sono suicidati leggendo questo giro mentale? Non siete i soli, ma consolatevi: a differenza di chi sostiene le tesi di quell’articolo avete ancora neuroni che possono compiere l’estremo gesto.

Ovviamente si tratta del solito caso di cherry picking che solo chi non ha alcun dato può fare, visto che i dati premiano sistemi dove gli ospedali cercano il cattivissimo profitto come in Germania e in Corea del Sud, anche grazie a un ruolo più adatto del governo (controllore e non gestore).

Anche perché il NHS ha fatto schifo molto più del SSR lombardo nel gestire COVID-19. E se al termine dell’emergenza la sanità lombarda tornerà ad essere apprezzabile, seppur coi suoi difetti, il NHS inglese continuerà ad essere il fanalino di coda dell’Europa occidentale: immaginate una potenza economica e nucleare con una sanità tutta sul livello della Calabria.

E sapete chi ha creato il disastroso NHS? Proprio la sinistra statalista, tradendo l’idea di Lord Beveridge che voleva sì una sanità pubblica, ma fortemente decentrata. Un modello che, almeno, funziona.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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