Ogni tanto mi piace dire, con un pizzico di ironia, che la costituzione italiana sarebbe stata assolutamente adatta a stare dall’altro lato della Cortina di ferro ma, siccome siamo finiti dal lato occidentale, è stata interpretata in senso più liberaldemocratico.
In ogni caso l’Italia ha una storia di leccare gli stivali di questo o quell’autoritario abbastanza lunga, d’altronde, cosa possiamo pretendere dal Paese del partito comunista occidentale più grande? In questo l’Italia è più simile all’Ungheria che ad una democrazia dell’Europa occidentale.
Dunque, è pieno di gente che essenzialmente giustifica Putin: la cosa divertente è che molti sono sovranisti, di quelli che urlano allo scandalo se l’UE dice di non far debito eccessivo ma poi difendono un’invasione di uno stato sovrano perché “eh, poverino Putin, lo abbiamo accerchiato, cosa doveva fare?”
Eppure, fino a prova contraria, quello che ha appena usato un proprio alleati per compiere un attacco è… Putin. La NATO è un’alleanza prettamente difensiva che non ha mai attaccato la Russia o un suo alleato.
Seguendo la logica del putiniano, visto che la Russia e i suoi alleati minacciano direttamente stati amici e anche alleati, la NATO sarebbe legittimata non solo a intervenire militarmente per difendere l’Ucraina, ma anche ad invadere la Bielorussia e, perché no, Kaliningrad.
Ma, ovviamente, i famosi “né con Putin né con la NATO” solitamente odiano solo la NATO e simpatizzano sotto sotto con l’autocrate russo, quindi è un esercizio inutile di logica.
Putin odia la NATO semplicemente per un fatto: se un Paese ne è parte, non può più influenzarlo per forza bruta. Se la NATO non si fosse estesa ad Est oggi non avremmo la pace: ci sarebbero state un paio di altre invasioni per costringere qualche vicino a metter su un governo favorevole a Mosca e, magari, nel mentre, instaurare un paio di repubbliche popolari. D’altronde, Estonia, Lituania e Lettonia son piccoline, sapendo che attaccarle è facile e non ci saran conseguenze, perché no?
Indubbiamente, quindi, dal punto di vista di Putin l’espansione della NATO è un male ed è sicuramente uno dei fattori in gioco nell’invasione dell’Ucraina.
Ma è una giustificazione? Proprio no. Sarebbe come dire che “eh, povero Hitler, abbiamo riempito l’Europa di ebrei” per dire che, con appena appena un po’ più di appeasement, non ci sarebbe stata la guerra mondiale: “se solo fossimo stati fuori dalla guerra in Polonia…”.
Per di più, davvero per voi 1’200 chilometri di frontiera NATO dei più di 20’000 chilometri di frontiera sono un accerchiamento? La Cina, la Mongolia, la Bielorussia, la Corea del Nord o il Kazakistan sono buoni amici della Russia e insieme costituiscono più di 16’000 km del suo confine.
Verissimo, la geografia non ha benedetto la Russia, ma esiste modo e modo per reagire…
Soprattutto perché con l’attuale approccio Putin sta portando Stati tendenzialmente neutrali, come la Finlandia, a valutare di unirsi alla NATO. E ricordiamoci sempre che l’adesione alla NATO è una scelta libera, sarà facile autofustigarci su “certo che Putin ha fatto bene a occupare la Georgia, noi l’abbiamo circondato ammettendo la Finlanda!”, ma, per quanto i finlandesi hanno notoriamente delle particolari capacità quando si tratta di difendersi da Mosca, se pensano che un attacco sia più probabile del dovuto è abbastanza ovvio che cerchino qualsiasi via per aumentare il potere di deterrenza.
E tanti saluti agli analisti che pensano che la NATO si espanda arrivando coi carri armati e non coi voti dei Parlamenti. E lo dico da persona, almeno idealmente, neutralista alla Jefferson.
Per concludere con la ciliegina sulla torta: anche la Russia ha la sua NATO, si chiama CSTO. Ha dentro Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Russia e Tagikistan.
A differenza della NATO, che è sicuramente a trazione americana ma dove i Paesi hanno una certa autonomia decisionale, si pensi solo alla nota “insubordinazione” francese o alle varie volte che gli Stati Uniti son dovuti andar da soli, come in Iraq, questa organizzazione è essenzialmente russa e serve principalmente ad assistere nei conflitti interni. L’unico grande conflitto esterno, quello tra Armenia ed Azerbaijan, non ha visto intervenire l’alleanza perché… I rapporti tra Mosca e Erevan non erano tra i migliori, quindi si è mediato giusto il cessate il fuoco.
Qualcuno, tra l’altro, ama riempirsi la bocca con la parola “geopolitica”, come se ciò giustificasse Putin: ma per la stessa visione, se la Russia non può accettare un’Ucraina nella NATO difensiva in che modo l’Occidente può accettare un’Ucraina allineata alla Russia che può fare da testa di ponte per un attacco contro un alleato?
Ironia della sorte, secondo la logica di chi pensa che Putin può invadere l’Ucraina, noi abbiamo il dovere, ben più forte del suo diritto, di difenderla