FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Bussolati ha ragione: la Lombardia è in declino. Ma di chi è la colpa?

Leggo sempre con interesse i post di Pietro Bussolati, consigliere regionale del PD: sono sempre molto ragionevoli e, anche quando non concordo, portano sempre punti interessanti nel dibattito.

E con piacevole stupore ho letto questo post, in cui il consigliere denuncia ciò che dico io da anni: la Lombardia è in declino e ci sta superando l’est Europa.

Ma non condivido molto le sue conclusioni, ossia l’imputare questo declino alla giunta regionale di centrodestra.

Semplicemente, perché l’Italia non è una federazione, ma uno Stato unitario. La gran parte delle cose che contano, specie in un’economia globalizzata, le decide Roma.

La gran parte delle infrastrutture, ad esempio? In mano a Roma (e il centrodestra non è che sia così contrario a ridare strade ad ANAS, ecco, giusto per ricordare che nessuno è innocente), così come varie ferrovie che tanto buone non sono (e non voglio certamente assolvere Trenord, eh). Ma, spesso, in economia ciò che conta davvero sono la fiducia e l’ambiente per fare impresa.

Entrambe le cose dipendono da Roma. Frega poco che la Regione abbia un rating migliore dello Stato se ovviamente gli investitori guarderanno alla stabilità generale dello Stato prima di investire qui. Parimenti, se in Italia fare impresa è difficile, ci sono tasse, balzelli, gabelle e simili e la situazione lavorativa è difficile è largamente un problema derivante dal governo di Roma, non da quello di Milano.

Ciò non assolve il governo lombardo da ogni accusa, tutt’altro, ma è bene ricordarlo: un governo mediocre in Lombardia è sempre meno un male di un governo mediocre a Roma per noi lombardi, per ovvie ragioni di potere. E la buona maggioranza dei problemi che rallentano la Lombardia non vengono da Palazzo Lombardia, ma da Palazzo Chigi.

Volevo parlare anche di ciò che, per la crescita economica, in Lombardia funziona, ma non è il punto dell’articolo: non voglio dirvi che il centrodestra è bellissimo o il centrosinistra puzza.

Voglio semplicemente ricordare che c’è un problema ben peggiore di qualsiasi colore a Milano: il governo di Roma.

Perché conta poco avere i migliori IeFP a statuto ordinario se poi Roma ben decide di fare qualche porcata sull’istruzione statale, ossia quella maggioritaria e dove le Regioni manco possono dire beh.

Così come contano poco i piani per salvare la sanità “col Pnrr” se quei soldi sono una tantum e appena finiscono si tornerà ai livelli precedenti di spesa, così bassi da essere effettivamente stupefacenti per la qualità ottenuta.

Possiamo fare tutte le politiche pro impresa che vogliamo, ma se Roma continua con la folle negoziazione nazionale, ieri ci ha superato Praga, oggi Budapest e domani sarà Bratislava e dopodomani Zagabria.

In generale, conta poco essere capaci di governare, come il centrosinistra è per Bussolati o il centrodestra è per i sostenitori dell’attuale giunta, se Roma ti toglie sia i soldi che la capacità di governarti. Se lavorare è difficile perché lo dice Roma, la Lombardia dovrà stare zitta e pagare.

E intanto declina. Tra gli applausi di questa o quella coalizione – completamente fondata su criteri romani – quando vince qui o lì.

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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